9/11/2017 Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Nasce il Registro Italiano dei malati Angelman

L’ASSOCIAZIONE ANGELMAN FINANZIA LA CREAZIONE DEL REGISTRO ITALIANO MALATI ANGELMAN

Il Registro verrà realizzato in collaborazione con fondazione From e il suo direttore operativo Eleonora Sfreddo all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e raccoglierà i pazienti italiani affetti dalla Sindrome di Angelman, grazie alle segnalazioni dei familiari. 

É la prima iniziativa strutturata per portare alla luce il numero e le storie dei pazienti colpiti da questa malattia rara, mettere in rete le strategie di ricerca più aggiornate e, si spera il prima possibile, identificare nuovi approcci terapeutici.

L’obiettivo principale del Registro è raccogliere anche in Italia dati anagrafici, genetici e clinici dei bambini e adulti che soffrono di questa malattia – con criteri standardizzati e omogenei rispetto a quelli adottati anche a livello internazionale – e renderli disponibili ai ricercatori impegnati nella ricerca di terapie. Il registro permetterà inoltre di raggiungere altri importanti risultati: migliorare la comprensione della storia naturale e l’impatto della sindrome di Angelman nel corso della vita, mettere a punto ulteriori studi e informare le famiglie dei malati sullo stato di avanzamento della ricerca con particolare riguardo alle nuove opzioni terapeutiche. L’iniziativa avrà una ricaduta importante anche a livello territoriale perché favorirà lo sviluppo di strutture dedicate allo studio di questa patologia.

Il registro sarà attivato a febbraio 2018.

Il progetto avrà un respiro internazionale. La preziosa collaborazione con il professor Ype Elgersma e con la dottoressa Marie-Claire de Wit dell’Erasmus Medical Center (EMC) di Rotterdam, centro leader a livello europeo per lo studio e la cura di questa patologia, testimonia il valore scientifico del progetto.

L’accordo fra Associazione Angelman e From è stato stipulato nel mese di agosto. Entro la fine del 2017 verranno promosse iniziative di comunicazione per informare e coinvolgere le famiglie dei malati e campagne di raccolta fondi per sostenere il progetto anche grazie al contributo di altri soggetti, pubblici e privati.

Perché è importante avere un registro nazionale dei malati

Attualmente non esiste una fotografia completa e dettagliata su quanti siano questi malati in Italia e sulle loro condizioni cliniche.

Carlo Nicora, presidente di From e direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII : “Non può esservi ricerca senza la raccolta di dati significativi nel numero e nella possibilità di essere analizzatiPer questo la creazione di un data base è il primo e indispensabile passo per migliorare la conoscenza di questa malattia e per sostenere la ricerca di base, clinica ed epidemiologica”.

Luca Patelli presidente dell’Associazione Angelman Onlus, ideatore e promotore del Registro: “Disporre di questi dati è fondamentale per ricercatori e medici impegnati nella messa a punto di future terapie: maggiori saranno i dettagli a disposizione, maggiore sarà la probabilità di arrivare a una ricerca clinica di successo che è il desiderio di tutti noi familiari. E’ un progetto al quale lavoriamo da molto tempo e siamo molto soddisfatti di vederlo concretizzarsi. I nostri volontari, i benefattori e gli sponsor hanno contribuito in maniera decisiva e per questo li voglio ringraziare”.

CHI POTRA' REGISTRARSI

Per registrarsi – spiega Pier Luigi Carriero, project manager del Registro Italiano Angelman – ai familiari basterà accedere al sito internet dedicato, accreditarsi, firmare il consenso informato e, ottenuta la password, compilare i diversi moduli del questionario. Si tratta di una procedura che potrà essere eseguita in autonomia. Sono stati previsti supporti diversi per assistere le famiglie in ogni fase della registrazione. I dati saranno poi da noi validati e verificati per garantire a pieno la correttezza dell’inserimento”.

Rispetto ai registri ‘tradizionali’ generati da ricercatori o istituzioni cliniche/di ricerca, questo tipo di registro presenta due benefici: garantisce un maggiore livello di partecipazione (i pazienti sono più inclini a condividere dati e informazioni se mantengono un ruolo attivo e ricevono riscontri periodici dal registro) e offre più possibilità di garantire risorse per il suo sviluppo e il suo mantenimento a lungo termine (le organizzazioni dei pazienti sono motivate a raccogliere fondi e destinare risorse al registro se lo strumento rimane sotto la loro responsabilità e serve agli scopi e ai bisogni della loro comunità).

COME SI POTRA' ACCEDERE

Potranno accedervi liberamente tutti i genitori / care givers di bambini o adulti con diagnosi, anche solo clinica, di sindrome di Angelman (nel 5-26% dei pazienti infatti non è stato infatti identificato il difetto genetico), residenti nel territorio italiano.  Per facilitare l’accesso da parte delle famiglie, il registro sarà creato con un database innovativo che permetterà alle stesse di inserire i dati del proprio malato. 

LA TUTELA DEI DATI

A garanzia della tutela dei dati dei pazienti e della correttezza procedurale, le attività del registro saranno controllate da un comitato scientifico – afferma Tiziano Barbui, direttore scientifico di From -. I dati resi disponibili dai pazienti saranno depositati nel database tramite una procedura che tutela la privacy e la sicurezza secondo i criteri più rigorosi”.

I NUMERI DELLA SINDROME DI ANGELMAN

1900
La malattia è stata riscontrata per la prima volta dal pediatra britannico Harry Angelman nel 1965 in tre bambini
0
Nella maggior parte dei malati (circa il 70%) la sindrome insorge a causa di una delezione, cioè della perdita di una porzione del cromosoma 15 di origine materna, la porzione 15q11-q13.
14500
Si stima che la Sindrome di Angelman colpisca mediamente 1 bambino ogni 15.000 nati. In Italia si stimano fra i 20 e i 40 nuovi casi l’anno.
0 mesi
I primi sintomi della malattia si manifestano intorno ai sei mesi di vita con ipotonia e disturbi dell'alimentazione. Tra i 6 mesi e i 2 anni si palesa un ritardo dello sviluppo e in molti casi l'epilessia.
0 %
Il 22%-25% degli individui non presenta un quadro genetico chiaro.
1 %
Si stima che nei casi in cui vi sono danni a carico del gene UBE3A il rischio che altri figli abbiano la sindrome di Angelman sia del 50%.

LE INIZIATIVE PIU’ IMPORTANTI DELL’ASSOCIAZIONE

  • GENNAIO 2012

    NASCE L'ASSOCIAZIONE ANGELMAN

  • SETTEMBRE 2013

    FINANZIATI I PRIMI PROGETTI DI RICERCA PRESSO L'ERASMUS MC

  • LUGLIO 2015

    FINANZIATA LA PRIMA BORSA DI STUDIO QUADRIENNALE

  • APRILE 2016

    DEBUTTA LA TOVAGLIETTA "AL BAR SCELGO IO"

  • NOVEMBRE 2017

    FINANZIATO IL PRIMO DATABASE ITALIANO SULLA SINDROME DI ANGELMAN

LA CONFERENZA STAMPA

I NOSTRI PARTNERS NEL PROGETTO

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Puoi contribuire anche tu a sostenere il progetto Registro Italiano Malati Angelman:

  • effettua una donazione tramite bonifico bancario intestato  a Associazione Angelman onlus sulle seguenti coordinate IBAN: IT15W0521653990000000008000 – causale “Registro Italiano Angelman”

  • devolvi il tuo 5×1000 ad Associazione Angelman onlus , Codice Fiscale 03809260163

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